Odoardo, Venezia, Albrizzi, 1698
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SCENA III
ODOARDO
ODOARDO
In qual arduo sentiero
ti miro, o cuor? Tu devi
esser vile o crudel, spergiuro od empio.
Quindi amor ti dibatte,
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quindi austera virtù. Resisto o cedo?
Fuggo o bramo il trionfo?
Temo la mia costanza o pur la chiedo?
Pensieri torbidi
che m’affligete,
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rispondete, risolvete;
che si farà?
Serberò la mia fermezza?
Ma Gismonda morirà.
Fingerò? Ma è debolezza.
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Niegherò? Ma è crudeltà.