Odoardo, Venezia, Albrizzi, 1698

 SCENA XIII
 
 EDUINO e METILDE
 
 EDUINO
 Metilde, udisti? Inutili rispetti
 più non m’oppor. Risolta
315ho la sua morte; e tu, se brami a parte,
 qual sei de l’alma, esser del trono, ascolta.
 METILDE
 Eccomi attenta.
 EDUINO
                                Egli morrà. Ma devo
 cauto e a tempo esequir. So quanto caro
 già reso a’ miei soldati
320l’abbiano i suoi trionfi. A lor sugli occhi
 svenarlo è mal sicuro.
 Me duce, essi lontani, o vinca o perda,
 sarà tua cura il farlo; e perché tutto
 da te dipenda, ecco il real sigillo.
325Se m’ami e se t’è cara
 la vita, ubbidirai. Prima del giorno
 fa’ che mora Odoardo. In te riposa
 un re che t’ama; e al suo ritorno avrai
 il nome di regina e quel di sposa.