Odoardo, Venezia, Albrizzi, 1698
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Copia
SCENA VII
GISMONDA e RICCARDO
RICCARDO
Che più, cara Gismonda,
tentar poss’io per sua salvezza?
GISMONDA
In fede
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conserva i tuoi.
RICCARDO
Quando altra via non resti?
GISMONDA
Si uccida il re che iniquo
m’uccise il padre e m’usurpò lo stato.
RICCARDO
Ma poi?
GISMONDA
Salvo Odoardo,
sodisfatto il mio sdegno,
150
sarà de la tua fede
la mia destra e ’l mio cuor dolce mercede.
Cerca di vendicarmi;
poi chiedimi pietà;
non sarò ingrata.
155
Sin che racchiudo in petto
spirti di crudeltà,
m’avrai spietata.