Il Narciso, Venezia, Pasquali, 1744

 SCENA PRIMA
 
 TIRRENO ed URANIO
 
 TIRRENO
 Non ti atterir. Come l’amor depose,
450l’odio ancor deporrà. Nota ho la figlia;
 cangia col novo dì pensieri e voglie.
 URANIO
 Al mio presente affanno,
 confidarsi nel tempo è duro impegno.
 TIRRENO
 Finiran di placarla
455i miei detti, i tuoi preghi.
 URANIO
                                                 A’ fieri assalti
 de’ fulmini e de’ venti,
 vidi immobil le rupi alzar la fronte.
 TIRRENO
 Qual costanza ti fingi in cor di donna?
 Orsù, l’ora è vicina
460de’ giochi usati. Io là ti attendo. Intanto
 serena il ciglio e tregua imponi al pianto.