Il Narciso, Ansbach, Kretschmann, [1697]

 SCENA VII
 
 Grotta di ninfe a foggia di tempio.
 
 TIRRENO, coro di sacerdotti, di pastori e di ninfe
 
 CORO
 
220   O gran dee, che custodite
 queste selve e questi fior,
 aggradite i nostri doni
 e l’amor de’ nostri cuor.
 
 TIRRENO
 Omai del sacro rogo
225l’odoroso alimento unite, o voi
 sacri ministri e voi
 innocenti pastor, vergini caste. (Il coro innalza in forma di altare un rogo, in cui tutte le ninfe gettano i loro fiori. Sacrificio)
 CORO
 
    O gran dee, che custodite
 queste selve e questi fior,
230aggradite i nostri doni
 e l’amor de’ nostri cuor.
 
 TIRRENO
 Or d’incenso, di nardo
 spargete il rogo acceso, onde alle stelle
 in odorati nembi il fumo ascenda.
235Ecco da l’aureo nappo
 su la fiamma, che stride, io verso questo
 liquor, cui già sudaro
 le vendemmie cretensi, e questa verso
 dal cristallo più terso
240linfa innocente e pura.
 Also, il vasel d’argento
 dammi, perché ne spruzzi
 del più candido latte
 le leggere faville; e voi fra tanto
245accordate giulivi
 a l’alme dee, ninfe e pastori, il canto.
 Fausti del sacrificio
 son tutti i segni; ecco, la vampa è chiara
 e non obliqua ascende
250né di tetro vapor l’aria si adombra;
 ecco lampo sereno
 con passaggera luce
 balenare a sinistra e quindi al volo
 batter candide piume il lieto augello.
255Ed ecco della fiamma
 agli ultimi deliqui il cener sacro
 qual soave fragranza intorno spira?
 
    Con auspici così felici
 tutto lieto per noi sarà.
 
260   Non i campi il nembo sordo
 abbatterà.
 Non gli armenti il lupo ingordo
 infesterà.
 
 Ballo de’ sacerdotti.
 
 Fine de l’atto primo