Sostenerti ancor sul trono
Dirò ad altri: «Mio tesoro,
Sarai mio; (A Cino) (lo dico a te). (A Sivenio)
Numi eterni, gli affetti innocenti
Vanne... Digli... Sì, digli ch’io tacqui
Non si serva con mia pena
Sparsi a l’aure ite, o vessilli;
Pria di partir da voi, luci adorate,
Vizio esulta e virtù sta languendo.
Chi vi oltraggiò, begl’occhi,
Prova sia di mia innocenza
Troppo offendo il bel che adoro
Col mio ben in dolce nodo
Disunirmi non può vil timore
Se credi a quel bel labbro
In te, mio amore, (A Sivenio)
Benché io l’ami, soffro in pace
Quest’amplesso a la mia sposa
Al dispetto del mio duolo,