mi risponde con l’onde e mi dice:
Vo cercando una sposa amorosa
ma che solo languisca per me.
La innamori più il volto che il soglio;
non mi brami per pompa di orgoglio
ma sol m’ami per gloria di fé.
M’apre in seno, col dardo di un guardo,
dolce amor così vaga una piaga
che d’ogni altra si scorda il mio cor.
E mi accende facella sì bella
che di quella, che fu mio contento,
più non sento né bramo l’ardor.
Merta lode l’inganno e la frode
E talora col premio si onora
Vaghe labbra non siate sì liete;
Ho pietà di quel riso mendace.
Non sia sfida al cimento la tromba;
ma sia invito, campioni, alla gloria.
E quel suono che lieto rimbomba
sparga un’eco di certa vittoria.